La Poesia Ermetica
L'ermetismo nasce in Italia negli anni Venti dello scorso secolo, in piena epoca fascista nel corso della quale trionfa il futurismo, con la sua forza e la sua modernità. L'ermetismo è molto lontano dalla corrente letteraria ed artistica di Marinetti e Balla, cercando di recuperare l'essenziale e l'introspezione, per mezzo del talento di poeti indimenticabili come Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale.
L'anelito verso l'essenziale, privo di ogni eccesso e retorica, emerge in ogni poesia, frutto di un intenso labor limae, una revisione volta a conservare solo le parole indispensabili per trasmettere lo stato d'animo ed i pensieri dell'autore.
La celebre poesia di Quasimodo "Ed è subito sera" esprime in appena una ventina di parole la situazione di solitudine che è comune all'intera umanità, anche a coloro che cercano di sfuggirla, all'epoca come al giorno d'oggi.
Attraverso immagini ed analogie i componimenti dei poeti ermetici parlano all'anima del pubblico, composto da pochi eletti desiderosi d'accostarsi alle brevi opere.
Nonostante i temi siano universali, le poesie ermetiche sono, infatti, comprese soltanto da alcuni, da coloro che sanno cogliere l'illuminazione. Il nome del movimento letterario esprime il misticismo insito nei versi brevi e criptici, già presente nelle poesie di Giuseppe Ungaretti, il Maestro che racconta la vita dei Soldati in una delle sue opere più celebri: "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". L'immagine che si materializza negli occhi dei lettori è più intensa di milioni di parole scritte ed arriva al cuore come una freccia intrisa di poesia e di dolore.